Cosa Facciamo

Dalla sinergia uomo–terra beviamo del buon vino e spremiamo dell’ottimo olio. In misura minore seminiamo legumi ed ortaggi prevalentemente per uso familiare o da osteria. L’uva è raccolta a mano, in cassetta e portata in cantina, dove viene diraspata e pigiata.
La fermentazione inizia spontaneamente; segue una lunga macerazione sulle bucce.
Il primo travaso con le prime fresche temperature di fine autunno prepara il vino al lungo riposo fino all’ imbottigliamento. Periodici assaggi ne garantiranno l’evoluzione.

I Nostri Vini

Lunatico

Lunatico: vino rosso di sole uve Primitivo.
Fine, alcolico il giusto, frutto elegante rinvigorito
dalla coltivazione ad alberello della vite su terre
alluvionali dette "Vignali".
Lunatico perché mai uguale da un anno all’altro.

Racimolo

Racimolo: vino rosso di sole uve NegroAmaro.
È un vitigno estremamente "local", abbiamo un debole per lui.
Esprime tutta la mineralità del suolo argilloso e i profumi della macchia mediterranea intorno.
Racimolo è il termine con il quale in botanica si indica il fiore della vite.
Non potevamo scegliere altro nome per questo vino!

Amaranto

Amaranto: vino rosato ottenuto dal blend delle uve di Negroamaro e Primitivo. Il vino rosato è presente sulle tavole della tradizione salentina da sempre, pensato per chi non sosteneva la forte tannicità dei rossi. Il nostro rosato è di piacevole fragranza e con un colore di originale intensità conferito dalle bucce del Primitivo. La struttura acida e longeva è un dono del NegroAmaro.

Magredé

Magredé : vino rosso riserva di sole uve NegroAmaro.È il Racimolo che nelle sue annate più espressive passa in botti di legno per invecchiare due anni ancora. Massima espressione delle note speziate del vitigno d’origine.

Il Nostro Olio

Simente

Il Salento e tutta la Puglia sono il frantoio d’Italia, almeno fino all’introduzione del batterio Xylella che ha decimato ettari ed ettari di oliveti salentini della varietà Ogliarola. Alberi, soprattutto secolari che fungevano da polmone verde della penisola. Sui nostri campi resistono circa la metà degli alberi piantati secoli addietro. Ci danno delle piccole e profumatissime olive che raccogliamo all’invaiatura per ottenere il prezioso condimento che nella nostra cucina e sulle nostre tavole non vogliamo manchi mai. Simente, è il nome che abbiamo dato al nostro olio; nel nostro dialetto significa seme.